L’industria dei semiconduttori è il cuore pulsante della moderna rivoluzione tecnologica e il vuoto rappresenta una condizione fondamentale per il suo avanzamento.

Dai microchip dei nostri smartphone ai processori dei supercomputer, i semiconduttori sono alla base di quasi tutte le apparecchiature elettroniche.

Negli ultimi anni, le innovazioni nella tecnologia del vuoto hanno permesso al settore di raggiungere nuovi traguardi in termini di miniaturizzazione e di efficienza energetica.

Forse non tutti sanno infatti che la produzione di semiconduttori richiede ambienti estremamente puliti e controllati, dove persino una singola particella di polvere può causare difetti significativi. Ecco, quindi, che la tecnologia del vuoto crea le condizioni ideali per manipolare e incidere i materiali.


Processi come la deposizione chimica da vapore (CVD) e la deposizione fisica da vapore (PVD), per esempio, utilizzano il vuoto per applicare strati sottilissimi di materiali sui wafer di silicio.

Anche la litografia ultravioletta estrema (EUV) utilizza il vuoto e una luce con lunghezza d’onda molto corta per incidere modelli dettagliati sui wafer di silicio durante la produzione di chip con caratteristiche nanometriche. In questo caso il vuoto serve, tra le altre cose, a ridurre l’assorbimento della luce.


Grazie al vuoto, i produttori di semiconduttori sono in grado di creare chip con transistor sempre più piccoli, aumentando la potenza di calcolo e riducendo al contempo il consumo energetico.

Inoltre le ventose rappresentano la soluzione ideale per la manipolazione dei chip e di altre componenti informatiche in quanto non danneggiano le superfici e non lasciano macchie indesiderate.

Per saperne di più sulle soluzioni Vuototecnica dedicate al settore informatico: www.vuototecnica.net.

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