Per il settore del packaging e in particolare quando si tratta di prendere barattoli aperti o chiusi, giare o lattine, per spostarli dal pallet alla linea di riempimento/di produzione o viceversa, si crea la necessità di valutare la particolare conformazione degli oggetti da manipolare e dunque di aprire un rapporto di engineering-partner con il cliente e trovare una soluzione per le mani di presa dei robot coinvolti.
Che i barattoli siano di vetro o di altro materiale, che abbiano o meno il coperchio, per non farsi cogliere con le mani di presa sbagliate, bisogna considerare diversi fattori, dal momento che molto spesso si tratta di oggetti fragili e che con le ventose tradizionali potrebbe trattarsi di un gioco a perdere.
Come potete vedere nel video, i piani PH e P2H sono perfetti per gestire barattoli chiusi di marmellata, ma lo stesso accadrebbe anche nel caso di contenitori aperti.
La presa è sempre salda sul coperchio pressurizzato e i piani PH e P2H rispondono in maniera perfetta al movimento, compensando facilmente l’irregolarità in altezza che molto spesso si può ritrovare anche sui pallet.
Un plus è che la nota flessibilità di Octopus permette all’utilizzatore di prendere contenitori di differenti diametri e forme senza dover modificare la piastra di presa.
Il piano PH prevede uno spessore della gomma spugnosa di 15 mm mentre i P2H di 30, da considerarsi in base al tipo di oggetto da prendere e alla compensazione in altezza richiesta.
Sulle schede tecniche di prodotto, si spiega anche come calcolare la forza di sollevamento dei contenitori aperti, che deve essere direttamente proporzionale al grado di vuoto generato sulla superficie dell’imboccatura del flacone da prendere.
Per saperne di più sul sistema di presa Octopus, sulle sue applicazioni e per conoscere le caratteristiche dei piani aspiranti PH e P2H, è possibile visitare il sito www.vuototecnica.net o contattare i progettisti Vuototecnica.