L’innovazione tecnologica di un territorio è alla base della crescita di ogni azienda che vi fa parte, in uno stretto scambio di know-how e collaborazioni. Ecco perché ogni nuova iniziativa nel campo della ricerca fa ben sperare per il futuro. Soprattutto quando si tratta di riutilizzare strutture altrimenti in stato di semi-abbandono.
Nella zona della vecchia Expo a Milano procede il cantiere di una nuova iniziativa, Mind Innovation District, pensato per lo sviluppo della ricerca biomedica e tecnologica e per sostenere le start up in collaborazione con il Politecnico della città e molte realtà aziendali, attive soprattutto in campo biotecnologico-farmaceutico e ospedaliero.
Per dieci anni si prevede lo stanziamento di importanti fondi per le nuove aziende e per attrarre investimenti non solo in ambito universitario: il piano, scrive il Sole24Ore, sosterrà il finanziamento di «50 proof of concept e 40 start up concentrate su terapie geniche e cellulari».
L’aspetto immediatamente positivo sarà il recupero degli ex padiglioni di Expo con il progetto, tra le altre cose, di creare scrivanie per il coworking, uffici e laboratori, disponibili da settembre del 2023 e già quasi del tutto prenotate.
Quello più a lungo termine è la collaborazione tra le aziende e le risorse umane di diversi settori, che intende creare un valore aggiunto su più livelli nel corso di diversi anni.