Per ridurre il riscaldamento globale, negli ultimi anni si è molto parlato (e molto si è fatto) per aumentare l’efficienza energetica. A questo proposito è stata sviluppata la tecnologia dei pannelli isolanti sotto vuoto con valori di conducibilità termica molto bassa, utilizzabili in un gran numero di applicazioni.
Questi pannelli hanno un’efficienza fino a 8 volte superiore a quella dei classici materiali isolanti e minore ingombro (che spesso si traduce in vantaggi economici oltre che di spazio).
Vengono già utilizzati in molti ambiti, dai frigoriferi ai freezer domestici, dalle vending machine al trasporto refrigerato/isolato (con una riduzione del 10-30% sui consumi energetici), fino all’edilizia (sia per gli interventi di riqualificazione energetica che nelle nuove costruzioni ad alta efficienza energetica).
Sono stati implementati anche su freezer biomedici e di laboratorio che devono necessariamente raggiungere temperature molto basse (da -30 a -100 gradi) per conservare campioni biologici, vaccini e farmaci termolabili.
I pannelli isolanti sottovuoto sono a matrice vegetale, a base di minerale (acido silicico microporoso) in polvere pressato ed inserito in un involucro di alluminio sottovuoto e vengono privati dell’aria al loro interno.
Si tratta di una soluzione che ancora può mostrare le sue migliori caratteristiche e che, con il miglioramento delle tecniche di produzione, si sta rivelando sempre più performante.
Ad esempio, il vuoto nel pannello deve essere mantenuto a un livello appropriato durante tutta la vita prevista per il dispositivo, che può variare da pochi mesi a varie decine di anni.
I professionisti di Vuototecnica sono specialisti del vuoto ormai da mezzo secolo e fin dai primi passi, anzitempo, hanno dimostrato entusiasmo per tutte le applicazioni legate al risparmio energetico e alla green economy.
Per conoscere meglio questa applicazione e capire come creare il vuoto nella maniera più adatta in base alle applicazioni, è possibile visitare il sito www.vuototecnica.net
