In tempi difficili una notizia che dà speranza. Gli ingegneri della Dallara di Parma hanno ideato un sistema per controllare i flussi dell’aria miscelata all’ossigeno. Vuototecnica, tramite Fip, proprio distributore partner di zona, ha contribuito al progetto consigliando e fornendo un venturi a effetto Coanda che ha sortito il risultato di miscelazione aria-ossigeno desiderato.
Tra discussioni, videochiamate su Skype e grandi idee, con l’aiuto di stampanti 3D, si è stati in grado di trasformare la maschera da snorkeling Decathlon in un dispositivo in grado di salvare vite, funzionando di fatto da ventilazione meccanica a pressione positiva continua, la ormai tristemente nota C-pap. Un sistema capace di ridare fiato ai pazienti Covid-19 non intubati ma bisognosi di ricovero.
Così il progetto è stato messo in campo all’ospedale Maggiore di Parma. Con questa maschera che possiede un filtraggio sull’espirazione è possibile bloccare, infatti, l’emissione delle goccioline contagiose del respiro e inoltre garantire il supporto pressorio con bombola d’ossigeno. Una volta avuta l’idea però c’erano però da ottimizzare i raccordi ingresso e uscita della maschera e il tutto con un minimo impatto economico, considerate l’urgenza e la mancanza di mezzi. Così gli ingegneri hanno lavorato giorno e notte e si è pensato alle tecnologie di stampa in 3D e a come gestire i flussi di entrata e uscita e garantire il vuoto e l’apporto di ossigeno.
Un lavoro di squadra, quasi interamente portato avanti da remoto, la dimostrazione che la ricerca e la condivisione di saperi in ambito industriale, quando coordinati con il territorio e il sociale, possono fare miracoli.