È impossibile pensare a molti settori industriali senza i processi di essiccamento ottenuti grazie al vuoto.

Il liquido all’intero dei materiali lavorati viene fatto evaporare diminuendo la pressione e eliminando il vapore.

Rispetto al processo di essiccamento termico, quello in vuoto è molto più veloce e delicato e permette un notevole risparmio di energia.

Quando un eccesso di calore potrebbe deteriorare il prodotto o modificarne la composizione oppure quando la superficie da essiccare è molto grande, il vuoto è il perfetto alleato.

Alcuni esempi applicativi possono essere: l’essiccamento di fanghi, del legno, di granuli sintetici, di ceramiche e l’asciugatura di componenti particolarmente delicati.

Le pompe per vuoto RVP di Vuototecnica, dotate di valvola a zavorra, hanno un buona compatibilità al vapore acqueo dato dalla degassificazione.

Inoltre sono adatte a usi continuativi e gravosi e non si surriscaldano, nemmeno dopo tante ore, caratteristica utile quando i processi di essiccamento richiedono molte ore.

Conformi alle ultime normative europee (IEC60034) e dotate di serie di motori elettrici ad alta efficienza energetica IE2, hanno un serbatoio di recupero dell’olio, dotato di cartucce disoleatrici in microfibra e abbattono i fumi allo scarico.

Inoltre non hanno bisogno di grande manutenzione perché prodotte con materiali di qualità, nonostante l’ottimo prezzo di mercato.

Sull’aspirazione, la valvola di ritegno è integrata nelle pompe ed è di serie. È possibile anche richiedere un filtro idoneo a trattenere le impurità aspirate.

Se avete esigenze diverse, considerate che Vuototecnica progetta e produce dalle piccole pompe per vuoto rotative a palette a sistemi per vuoto di grandi dimensioni, fino ad arrivare a impianti completi.

Per saperne di più, visitate il sito www.vuototecnica.net

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