Il caffè è la bevanda più amata dagli italiani ed è anche un corroborante per l’economia del paese.
Negli impianti industriali di confezionamento (sacchetti, filtri, capsule) gli italiani si contendono la leadership con svizzeri e tedeschi in un segmento di mercato che vale circa 200 milioni di euro. “Ed è una delle nicchie più dinamiche per investimenti con interessanti margini di profitto che cresce da anni al ritmo del 10%” spiega al Sole24Ore, Lorenzo Maldarelli, ad di Gima, società del gruppo bolognese del packaging Ima che ha il 20% del mercato mondiale.
In questo settore, anche Vuototecnica ha tentato di portare qualche novità per favorire la crescita e l’innovazione.
In particolare, facilitando il confezionamento delle capsule microforate e delle cialde in tessuto, grazie all’utilizzo di ventose BEC Bernoulli.
Come vedete nel video, le capsule e le cialde hanno forme e superfici diverse, irregolari, alcune presentano microfori che in altre condizioni sarebbero d’ostacolo alla presa.
Ciò non accade con le ventose Bernoulli di Vuototecnica, le quali sono in grado di generare un flusso di aria lamellare che si pone fra loro e l’oggetto da prendere. Non c’è contatto dunque nella presa e in questo modo si evita anche l’aspirazione di polveri, mentre negli impianti tradizionali che fanno uso di ventose normali, si è obbligati a pulire ogni settimana il circuito del vuoto a causa dell’aspirazione dei residui.
Inoltre le BEC sono dotate di pin stabilizzatori cosicché la cialda/la capsula non ruoti. Gli stabilizzatori sono in gomma siliconica alimentare, del tutto idonei al settore.
Le ventose Bernoulli di Vuototecnica sono operative a partire da una pressione minima di alimentazione di 1 bar.
Sul sito Vuototecnica trovate la scheda tecnica e tutti i disegni.